LA SUCCESSIONE
Definizione
La successione è il passaggio di un diritto reale dal de-cuius agli eredi, si apre al momento della morte, nel luogo dell’ultimo domicilio. Sono capaci di succedere tutti coloro che sono nati o concepiti entro i 300 giorni della morte del de-cuius. E’ escluso dalla successione come indegno, chi ha ucciso o tentato di uccidere la persona della cui successione si tratta, chi ha alterato il testamento o ne ha formato una falso.
L'Asse ereditario
L’asse ereditario è l’insieme dei beni del de-cuius rimanente dopo la sua morte o donati in vita ai figli e al coniuge. Esso è assegnato in base alle quote di diritto e di fatto. Le quote di diritto consistono nell’assegnazione di un massimo e di un minimo alla quota di riserva. La formazione delle quote di fatto consiste nell’assegnare agli eredi una porzione di beni in proporzione alle quote di diritto. L’assegnazione per porzioni eguali è fatta a sorte, per porzioni diseguali si compensano con conguagli in denaro. La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dal decesso all’agenzia delle entrate, che richiederà la trascrizione degli immobili alla conservatoria dei registri immobiliari, che si concluderà con il rilascio del certificato di eseguita dichiarazione e di pagamento d’imposta.
Tipi di successione
La successione può essere di 3 tipi:
- Legittima (senza testamento), l’asse ereditario viene trasferito agli eredi legittimi, secondo il grado di parentela. Tali persone sono detti legittimari, sono il coniuge, i parenti fino al sesto grado e lo Stato. I figli legittimi sono nati dal matrimonio, quelli naturali da un rapporto non ufficializzato, ma sono stati riconosciuti da uno o entrambi i genitori è hanno gli stessi diritti patrimoniali dei figli legittimi, i figli adottivi sono equiparati ai figli legittimi. Le quote sono stabilite dalla legge in funzione dei soggetti. In caso di separazione giudiziaria o di divorzio, non si ha il diritto ad avere l’eredità, ma si può avere l’assegno di mantenimento.
- Testamentaria (con testamento), dove il testamento è un atto volontario, sottoscritto dal de-cuius, contenente le disposizioni per l’attribuzione del patrimonio o parte di esso per quando avrà cessato di vivere . Sono incapaci di testare gli interdetti, gli incapaci di intendere e di volere e i minori di 18 anni. Il testamento si dice nullo quando manca la firma del testamentario. Può essere di 3 tipi: olografo (interamente scritto a mano), pubblico (redatto ad un notaio davanti a testimoni che lo firmano) e segreto (consegnato al notaio).
- Necessaria, nel caso in cui le disposizioni testamentarie vengono lese, e quindi si rende necessaria la formazione di una nuova quota di riserva.